08 ottobre 2009

VNC: installarlo da remoto

Capita che il vnc server su qualche macchina non sia funzionante. Occorre reinstallarlo, ma come fare se non abbiamo accesso al client?
Una soluzione è usare Fastpush (http://www.darkage.co.uk/) di Darkage, una raccolta di script gratuiti.

Quelli che seguono sono i passi minimi e indispensabili. Per le configurazioni più avanzate, leggere i vari tutorial e le faq

- scarichiamo l'aggeggio (http://www.darkage.co.uk/downloads/)

- lo decomprimiamo in c:\fastpush

- entriamo in c:\fastpush\common

- modifichiamo machine.ini, mettendo nella riga "Password =" la password che vogliamo venga chiesta all'accesso. Non è possibile lasciare la password vuota ed è necessario inserirla in forma binaria; per conoscere il valore binario da inserire, si deve andare su un client con VNC installato e con impostata la password desiderata, quindi portarsi in C:\fastpush\utils e lanciare il comando REGDIR \registry\machine\software\RealVNC\Winvnc4 (eventualmente sostituire il percorso con la chiave di registro corretta). Verrà restituito un valore del tipo "0×00000000 0×00000000 0×00000000". Copiare e incollare il valore dopo "Password="

- l'installazione vera e propria viene eseguita portandosi in C:\fashpush e lanciando il comando fpxxx.cmd ip_macchina (dove xxx è il numero di versione del fastpush che state usando)

Windows: spegnere un firewall remoto

Capita di dovere assistere remotamente macchine che hanno il firewall di sistema attivato e serva disattivarlo.
Capita che l'utente non sia in grado (o non possa, o non sappia) spegnere il firewall.
Avendo installato i pstools si può procedere come segue:

psexec \\ip_pc_remoto netsh firewall set opmode mode=disable

08 settembre 2009

ESXi: stop o riavvio forzato delle VM

ESXi non dispone dell'accesso alla shell, quindi, nel caso in cui si rendesse necessario riavviare o fermare forzatamente una VM piantata che non risponde ai comandi del Infrastructure Client, l'unico modo è ricorrere al VI Remote CLI.

Occorre quindi:
- scaricare e installare il Remote CLI, lanciarlo e portarsi nella sua dir "bin"
- elencare le VM presenti sull'host: vmware-cmd.pl -H ip_host -l
- nell'elenco delle VM, individuare quella che vogliamo stoppare o riavviare
- lanciare il comando per:
stopparla: vmware-cmd.pl -H ip_host -l percorso_VM stop
oppure avviarla: vmware-cmd.pl -H ip_host -l percorso_VM start
oppure riavviarla: vmware-cmd.pl -H ip_host -l percorso_VM reset

I comandi start, stop e reset possono essere seguiti dal valore del "powerop_mode". Il valore di default (quindi se omesso) è soft. Gli altri valori possibili sono hard e trysoft.

ESXi: esportazione delle macchine virtuali

Il problema: fare una copia di backup di una VM residente su un host ESXi, senza tool di backup aggiuntivi.

La maniera più semplice è di collegarsi all'Infrastructure Client, selezionare la VM e usare il comando "File -> Virtual appliance -> Export".
Peccato che ci siano alcuni prerequisiti: la VM deve essere spenta e, soprattutto, devono essere consolidati tutti gli snapshot; in particolare, senza avere ottemperato a questo secondo punto, la procedura si pianta con un errore strampalato.

Il consolidamento degli snapshot elimina tutti i punti di ripristino precedenti allo stato attuale e può essere eseguito anche a VM attiva.
Occorre tenere a mente che, a seconda della dimensione degli snapshot, può essere necessario molto tempo affinché l'operazione si concluda (anche alcune ore); attenzione, perché l'indicatore del Infrastructure Client sale velocemente al 95% e poi si pianta qui fino alla conclusione della operazione, quindi niente panico e nessuna manovra azzardata (reset, riavvi ecc) sino al termine.

03 settembre 2009

XP, "Esegui come" e runas

Mi capita di dover installare una applicazione che richiede i diritti amministrativi per completare il setup, ma ovviamente gli utenti "normali" del dominio non hanno i privilegi necessari e a disconnettersi e a riconnettersi con un altro utente ci vuole un sacco di tempo.

La prima cosa che viene in mente è fare click con il tasto desto sulla icona del setup e scegliere la voce "Esegui come" e inserire login e password di un utente con i permessi necessari.
Sorpresa: se il setup da lanciare è posizionato su un disco di rete mappato (ad esempio F:\setup.exe, dove F: è una roba del tipo NET USE F: \\SERVER\SHARE), si ottiene un errore che più o meno dice che non si riesce a trovare il percorso richiesto.
Lo stesso accade lanciando l'eseguibile con RUNAS (es: RUNAS/user:dominio\username f:\setup.exe), e non potrebbe essere altrimenti visto che "Esegui come" è solo una interfaccia grafica per RUNAS.

Il motivo di questo pasticcio è che i dischi mappati usano il contresto di sicurezza dell'utente corrente, e RUNAS non può usarlo in quanto cerca di accedere al programma usando il contesto dell'utente che viene impersonato.

Capito il problema la soluzione è semplice: non usare il percorso relativo al disco mappato ma quello UNC (quindi, nel nostro esempio: es: RUNAS /user:dominio\username \\server\setup.exe). Se non si vuole usare RUNAS da linea di comando ma "Esegui come", basta raggiungere la posizione del setup navigando la rete e non accedendo al disco mappato).

22 luglio 2009

Il malefico Blackberry parte II

Lo scenario: un nuovo BB (un Bold 9000, per la cronaca) da attivare.
Aggiungo l'utente sulla console del BES, resetto il palmare per sicurezza e quindi faccio la solita manovra di attivazione wireless, che fallisce con un errore di connettività.

Controllo che ci sia copertura: il BB telefona e riceve telefonate e l'indicazione è 3G (maiuscolo, mi raccomando, che se è minuscolo non funziona una mazza).

Faccio la attivazione via cavo, sul pc dell'utente, ma una volta terminata comunque non si ricevono e non si inviano mail.

Ri-resetto tutto, cancello l'utente dal BES, lo ricreo ecc. ma non cambia nulla.

Alla fine modifico l'impostazione del BB da 2G & 3G in Mobile Network/Network Mode (scusate, è la versione inglese), l'aggeggio si collega in EDGE e finalmente si attiva. Lascio passare un giorno in cui mi assicuro che continui a sincronizzarsi e quindi riporto l'impostazione come in originale. E continua a funzionare...

Tre WAN su Sonicwall

Ho dovuto aggiungere una terza WAN su un firewall Sonicwall 360 PRO.
Il 360 supporta ufficialmente solo due WAN, e il supporto telefonico conferma questa dichiarazione.
La realtà è che il tutto funziona: certo, occorre creare "a mano" le regole di NAT e di routing e i vari round robin e failover appunto funzionano solo su due interfacce.

In sintesi, occorre:
- configurare la nuova interfaccia nella scheda Network->Interfaces creando una nuova zona (nella WAN ci possono essere solo due interfacce)

- creare una apposita regola di routing nella scheda Network->Routing. Nella regola si deve individuare l'oggetto (o il gruppo) sorgente, l'oggetto o il gruppo destinazione, il servizio, l'interfaccia dalla quale "uscire" e la metrica della regola

- creare una apposita regola di NAT nella scheda Network->NAT Policies. Nella regola si deve individuare l'oggetto (o il gruppo) sorgente, la sorgente traslata (quindi nel nostro caso l'oggetto che indica la interfaccia appena configurata), l'oggetto o il gruppo destinazione, una eventuale destinazione traslata (normalmente si indica "Original", in quanto non serve modificare la destinazione), il servizio, il servizio traslato (anche in questo caso, normalmente si indica "Original"), l'interfaccia Inbound (quella sulla quale si trova la LAN) e l'interfaccia Outbound (la nostra nuova interfaccia)

- creare la (le) regole apposite di firewalling nella matrice della scheda Firewalling->Access Rules

Se qualcosa non funziona, per effettuare il debug si può iniziare dal verificare la connettività dal Sonicwall al router con un ping dallo strumento System->Diagnostic, e poi eventualmente proseguire con il Packet Capture, filtrando per ip sorgente e destinatario e interfaccia.

31 marzo 2009

Wizard mancato

Mi è capitato diverse volte, e oggi ancora, che una macchina XP appena installata per qualche motivo abbia lo wizard "add printer" o "aggiungi stampante" che non si avvia: in sostanza, il solito doppio click su Aggiungi stampante e non parte nulla.

Dopo aver controllato di avere i privilegi di amministratore sulla macchina e che il servizio spooler di stampa sia avviato, restano due cose:
- verificare che printui.dll sia presente in c:\windows\system32
- lanciare sfc /scannow (avendo sottomano un cd di XP ed eventualmente i service pack)

Un reboot e adesso finalmente siamo in grado di aggiungere una stampante

11 marzo 2009

PsTools: linea di comando e GUI

I PsTools (http://technet.microsoft.com/en-us/sysinternals/bb896649.aspx) sono una straordinaria raccolta di utilità a linea di comando, sviluppata da Mark Russinovich quando ancora non lavorava per Microsoft (aveva una sua azienda chiamata Sysinternals).
Adesso la suite è resa disponibile da Microsoft stessa, a dimostrazione della bontà dei tools.

Non mi dilungo nell'elenco, dico solo le funzioni permettono di visualizzare comodamente da remoto i processi in esecuzione su macchine remote, killare i processi, riavviare, vedere i files aperti, gestire i servizi e molto altro.

Per chi proprio fosse allergico alla linea di comando, esiste un front end GUI scritto in .NET scaricabile da qui http://www.dadsproject.com/FePsTools/fepstools.htm

06 marzo 2009

Zenoss facile: installazione

Zenoss (http://www.zenoss.com/) è un utile tool di monitoraggio di rete.

Personalmente ho scelto di installarlo virtualizzato, quindi ho dapprima scaricato una virtual machine di Ubuntu server (ho optato per Ubuntu per alcuni motivi: 1) conosco e uso la versione desktop 2) apt-get mi sembra facile e comodo 3) è molto usato e quindi si trova abbondante documentazione).

Scaricata la VM di Ubuntu (per esempio da qui http://www.thoughtpolice.co.uk/vmware/) e l'installer di Zenoss (qui quello per Ubuntu 32bit http://www.zenoss.com/download/links), si avvia Ubuntu con VmWare Player (http://www.vmware.com/download/player/) e si procede con la configurazione: per prima cosa io preferisco impostare una password per root e abilitarlo:


sudo passwd root
Tutte le operazioni che seguono sono state eseguite come root. Se si preferisce, è possibile usare un utente normale facendo precedere i comandi da sudo.

La prima cosa da fare in assoluto è impostare la corretta mappa di tastiera:


sudo dpkg-reconfigure console-setup
a questo punto possiamo mettere in rete la macchina.

Intanto accertiamoci che la interfaccia di rete di Vmware sia bridged, fatto questo possiamo passare alla modifica del file /etc/network/interfaces

L'interfaccia da configurare è eth0, quindi con un editor come pico scriviamo (ovviamente gli indirizzi riportati qui sotto sono solo un esempio):


auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.1.100
netmask 255.255.255.0
network 192.168.1.0
broadcast 192.168.1.255
gateway 192.168.1.1

Aggiustiamo il file hosts aggiungendo una riga con il nome della macchina e l'ip, ad esempio:
192.168.1.100
zenoss.miodominio.local

Diamo un nome alla macchina, modificando il nome di default contenuto in /etc/hostname ad esempio in zenoss.
Mettiamo a posto i dns: la configurazione è in /etc/resolv.conf (ovviamente l'indirizzo sotto è solo un esempio)
search nomeVostroDominio
nameserver 192.168.0.254
Adesso possiamo fare ripartire i servizi di rete:


/etc/init.d/networking restart
e controllare se la macchina è pingabile

Siamo in rete, e possiamo aggiornare il database di apt-get e installare il servizio sshd


apt-get update
apt-get install openssh-server


Finalmente possiamo lasciare perdere la console di Vmware e collegarci da remoto usando un client ssh, ad esempio Putty.

Per ottenere informazioni corrette dai log, occorre mettere a posto data e ora.
Per prima cosa impostiamo correttamente la timezone


dpkg-reconfigure tzdata
quindi ci occupiamo di sincronizzare i dati con un time server ntp pubblico (nello specifico con il pool di server it.pool.ntp.org)

Il problema è che ntp sincronizza solo al boot, e se, come probabile, il server Zenoss resterà sempre accesso, alla lunga potremmo avere problemi di orari sfasati. Per questo dobbiamo incaricare cron di eseguire l'operazione una volta al giorno

Creiamo quindi un nuovo file


pico /etc/cron.daily/ntpdate
e all'interno scriviamo


sudo ntpdate it.pool.ntp.org
facciamo in modo che sia eseguibile


sudo chmod 755
/etc/cron.daily/ntpdate
E' il momento di scaricare l'installer di Zenoss su Ubuntu.

wget http://downloads.sourceforge.net/zenoss/zenoss-stack-2.3.3-linux.bin
Dopo averlo copiato, ci portiamo nella directory in cui lo abbiamo messo, lo rendiamo eseguibile e lo lanciamo:

chmod +x ./zenoss*.bin
./zenoss*.bin

Da questo momento basta seguire la procedura guidata. Quando l'installer ha terminato possiamo finalmente collegarci tramite browser alla applicazione. L'indirizzo è:


http://192.168.0.1:8080/
login e password sono: zenoss / admin

01 marzo 2009

Un prompt migliore

Una cosa banale ma che trovo comoda per gestire meglio le macchine Windows è modificare le proprietà del prompt dei comandi:
start-> cmd -> click con il tasto destro sulla barra del titolo della finestra -> proprietà:
Nella linguetta "Opzioni": metto il flag su "Modalità di modifica rapida" e su "Modalità inserimento"
Nella linguetta "Tipo di carattere" imposto Lucida Console, Dimensioni: 12
Nella linguetta "Layout" imposto un buffer da 150 x 300 e dimensioni da 150 x 52

Poi nei colori metto verde su sfondo nero, ma quella è proprio una fisima.

Nmap il tuttofare

Nmap è sicuramente uno dei tool più indispensabili per chi lavora nel campo del networking o comunque per fare debugging di connessioni eccetera.

Esiste per Linux, Mac e Windows ed è possibile installare anche una versione completa di GUI (Zenmap), che però mi sembra di dubbia utlità.

L'help è molto lungo e comunque sul sito è possibile trovare una bella documentazione.

Di seguito un breve elenco di parametri di uso coomune che ho preparato:

nmap senza parametri implica -sT (servizi standard indicati nel file services)
La scansione -sS è da preferire se possibile

-sP invia solo un ping, e rivela mac e marca della nic del host target (ovviamente se host è in lan)

-sS (stealth scan) non crea una connessione completa come -sT ma invia
solo un syn e attende per la replica syn

-sL crea una lista degli host attivi e cerca il nome tramite reverse
dns. Non supporta altri parametri

-O tenta il riconoscimento del sistema operativo (indica anche gli hop)

--osscan-guess cerca di indovinare l'OS in modo più aggressivo

-p indica le porte da testare e/o il range di porte es. nmap
192.168.1.1 -p 22,80,25-500

-sV indica la versione dei servizi. Può essere usato assieme al numero
della porta del servizio in modo da limitare il tempo della scansione
(es. nmap -sV 192.168.1.1 -p 5900)

-A implica -O e -sV (rileva versione di os e servizi)

-PN considera l'host online (non esegue il ping)

-F fast mode, scansiona meno porte del normale (di solito sono 1000,
con -F sono 100)

-PS invia un syn alla porta 80 (o alla porta specificata). Si aspetta
un syn o un ack dall'host. Risponde con un rst

-PA invia un ack

-PU invia un pacchetto udp vuoto, a meno che non sia specificato --data-length
-S camuffa l'ip di provenienza

--spoof-mac camuffa il mac address

--packet-trace mostra tutti i pacchetti inviati e ricevuti

-v aumenta la verbosità

-iL input da una lista su file

19 gennaio 2009

Il musicista

Dunque domani sarà una settimana che ho comperato chitarra elettrica + amplificatore (Yamaha Pacifica 112 - Roland Microcube, per la cronaca).

Sapevo sarebbe stato difficile, perché prima di decidermi ho letto una quintalata di forum, newsgroup ecc. e alla fine le lamentele sono sempre le stesse: "non sono portato", "mi fanno male i polpastrelli", "ho le dita legate" ecc. In ogni caso, i messaggi dei principianti sono tutti sullo stesso tenore depresso.

Per l'insegnamento, dopo varie considerazioni mi sono orientato sul videocorso di Varini: per una cifra abbordabile hai il dvd e il manualetto, entrambi ben fatti e chiari, soprattutto non danno nulla per scontato e sono molto pratici e "incoraggianti".

Quindi sono moderatamente soddisfatto, nel senso che i calli sulle dita mi pare si stiano formando (non sento più dolore mentre suono, peccato che mi restino come addormentate tutto il giorno, ma non si può avere tutto...) e qualche accordo riesco a farlo.

Sono in difficoltà nel passare da un accordo all'altro (in particolare quelli distanti, come RE e SOL), nel tenere un ritmo decentemente veloce (60 bpm), nel colpire le corde escludendone alcune quando è il caso. Insomma, sono in difficoltà su quasi tutto, però pensavo peggio.
Spero di riuscire a mantenere il ritmo di almeno una ora al giorno di esercizio e di trovare un maestro in carne ed ossa.

16 gennaio 2009

Enigmatico Blackberry

Per lavoro mi trovo a dover supportare un certo numero di BB: basta dire che sono arrivato ad odiare l'oggetto, ma questa è una cosa di cui si potrebbe parlare in un altro post.

Quello che invece ci tenevo a scrivere (in modo che possa essere di aiuto a qualche altro malcapitato) è che oggi è arrivato un utente con un 8100 piantato "App error 523 Reset".
Ovviamente premendo "Reset" l'aggeggio si resetta, ma il boot si conclude con lo stesso identico messaggio.
Ho provato varie procedure trovate in giro via google (tutte, essenzialmente, ruotano attorno al collegare l'apparecchio-mattone ad un pc con il desktop manager e tentare un aggiornamento/reinstallazione del os), ma senza successo.
Mi è venuto in mente di togliere la microSD interna e in effetti in questo modo il boot avviene regolarmente.
Appena ho tempo provo a formattare la card e a reinserirla, giusto per capire se è un difetto della memoria o qualche porcheria software.