06 marzo 2009

Zenoss facile: installazione

Zenoss (http://www.zenoss.com/) è un utile tool di monitoraggio di rete.

Personalmente ho scelto di installarlo virtualizzato, quindi ho dapprima scaricato una virtual machine di Ubuntu server (ho optato per Ubuntu per alcuni motivi: 1) conosco e uso la versione desktop 2) apt-get mi sembra facile e comodo 3) è molto usato e quindi si trova abbondante documentazione).

Scaricata la VM di Ubuntu (per esempio da qui http://www.thoughtpolice.co.uk/vmware/) e l'installer di Zenoss (qui quello per Ubuntu 32bit http://www.zenoss.com/download/links), si avvia Ubuntu con VmWare Player (http://www.vmware.com/download/player/) e si procede con la configurazione: per prima cosa io preferisco impostare una password per root e abilitarlo:


sudo passwd root
Tutte le operazioni che seguono sono state eseguite come root. Se si preferisce, è possibile usare un utente normale facendo precedere i comandi da sudo.

La prima cosa da fare in assoluto è impostare la corretta mappa di tastiera:


sudo dpkg-reconfigure console-setup
a questo punto possiamo mettere in rete la macchina.

Intanto accertiamoci che la interfaccia di rete di Vmware sia bridged, fatto questo possiamo passare alla modifica del file /etc/network/interfaces

L'interfaccia da configurare è eth0, quindi con un editor come pico scriviamo (ovviamente gli indirizzi riportati qui sotto sono solo un esempio):


auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.1.100
netmask 255.255.255.0
network 192.168.1.0
broadcast 192.168.1.255
gateway 192.168.1.1

Aggiustiamo il file hosts aggiungendo una riga con il nome della macchina e l'ip, ad esempio:
192.168.1.100
zenoss.miodominio.local

Diamo un nome alla macchina, modificando il nome di default contenuto in /etc/hostname ad esempio in zenoss.
Mettiamo a posto i dns: la configurazione è in /etc/resolv.conf (ovviamente l'indirizzo sotto è solo un esempio)
search nomeVostroDominio
nameserver 192.168.0.254
Adesso possiamo fare ripartire i servizi di rete:


/etc/init.d/networking restart
e controllare se la macchina è pingabile

Siamo in rete, e possiamo aggiornare il database di apt-get e installare il servizio sshd


apt-get update
apt-get install openssh-server


Finalmente possiamo lasciare perdere la console di Vmware e collegarci da remoto usando un client ssh, ad esempio Putty.

Per ottenere informazioni corrette dai log, occorre mettere a posto data e ora.
Per prima cosa impostiamo correttamente la timezone


dpkg-reconfigure tzdata
quindi ci occupiamo di sincronizzare i dati con un time server ntp pubblico (nello specifico con il pool di server it.pool.ntp.org)

Il problema è che ntp sincronizza solo al boot, e se, come probabile, il server Zenoss resterà sempre accesso, alla lunga potremmo avere problemi di orari sfasati. Per questo dobbiamo incaricare cron di eseguire l'operazione una volta al giorno

Creiamo quindi un nuovo file


pico /etc/cron.daily/ntpdate
e all'interno scriviamo


sudo ntpdate it.pool.ntp.org
facciamo in modo che sia eseguibile


sudo chmod 755
/etc/cron.daily/ntpdate
E' il momento di scaricare l'installer di Zenoss su Ubuntu.

wget http://downloads.sourceforge.net/zenoss/zenoss-stack-2.3.3-linux.bin
Dopo averlo copiato, ci portiamo nella directory in cui lo abbiamo messo, lo rendiamo eseguibile e lo lanciamo:

chmod +x ./zenoss*.bin
./zenoss*.bin

Da questo momento basta seguire la procedura guidata. Quando l'installer ha terminato possiamo finalmente collegarci tramite browser alla applicazione. L'indirizzo è:


http://192.168.0.1:8080/
login e password sono: zenoss / admin

4 commenti:

angelo colombi ha detto...

Quale host hai usato per la VM?

mc100 ha detto...

ho una macchina con esxi, ma l'installazione la ho fatta sul mio desktop con vmware player.

Quando tutto era a posto con vmware converter ho spostato tutto l'ambaradan su esxi

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